Per appuntamenti chiamare dopo le 14:00 allo 02 76013185 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nevo Coroideale

Il nevo della coroide è un tumore frequente (5% della popolazione) e si presenta nell'età adulta come una lesione pigmentata asintomatica ovale o rotondeggiante con bordi visibili ma non necessariamente netti.

In genere ha un diametro massimo di 5mm ed uno spessore inferiore ai 2mm. Spesso la lesione presenta sulla sua superficie numerose drusen anche confluenti.

il-nevo-coroideale

Il problema principale, alla scoperta di una piccola lesione pigmentata del fondo oculare, è quella di capire se è un nevo o un piccolo melanoma.

Attualmente non esistono esami strumentali in grado di differenziare le due lesioni.

Per un corretto approccio diagnostico in presenza di una lesione pigmentata coroideale è indispensabile eseguire:

  • Retinografia a colori e autofluorescenza della lesione comprendente i suoi margini
  • Ecografia B-scan con misurazione dello spessore della lesione e del suo diametro massimo
  • OCT lesione e macula

Utile anche in determinati casi:

  • Fluorangiografia retinica
  • Angiografia con Verde Indocianina

Una lesione pigmentata viene considerata sospetta e definita lesione melanocitaria atipica quando è potenzialmente in grado di crescere di dimensioni e trasformarsi in melanoma. Questo rischio viene valutato ricercando una o più di queste caratteristiche presenti anche contemporaneamente:

  • Spessore della lesione superiore ai 2 mm
  • presenza di fluido sottoretinico
  • presenza di sintomi aspecifici (es. calo acuità visiva, corpi mobili, metamorfopsie ecc.)
  • presenza di pigmento arancio sulla superficie della lesione
  • riflettività interna della lesione bassa
  • margini della lesione a meno di 3 mm dalla papilla ottica
  • assenza di alone melanotico perilesionale
  • assenza di drusen sulla sua superficie

Maggiore è la presenza contemporanea di queste caratteristiche cliniche, maggiore è il rischio che la lesione possa crescere di dimensioni e trasformarsi in melanoma.

Maggiore è il rischio di trasformazione in melanoma, più breve dovrà essere il tempo che intercorre tra un controllo ed il successivo. Si andrà dai 3 mesi per lesioni fortemente sospette ai 12 mesi per quelle senza fattori di rischio.

Il nevo per definizione non cresce. La crescita dimensionale di una lesione pigmentata significa che ci troviamo di fronte o ad una trasformazione di un nevo in melanoma (evento raro) o più frequentemente alla crescita di quello che era già un piccolo melanoma.

Il nevo non deve essere trattato ma seguito nel tempo.

In alcuni nevi, soprattutto quelli al polo posteriore, possono svilupparsi delle complicanze coinvolgenti la macula e determinanti un calo dell'acuità visiva: membrane neovascolari o essudazioni sierose. Queste complicanze vanno trattate tempestivamente con iniezioni intravitreali di farmaci anti VEGF, con terapia laser fotodinamica (PDT) o con fotocoagulazione laser.

Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo sui social